venerdì 18 marzo 2011

Mary and Max

Regia: Adam Elliot
Anno: 2009

Siamo nel 1972 e Mary Daisy Dinkle è una ragazzina che vive nella tranquilla località di Mount Waverley, in Australia, non ha amici e a scuola la prendono in giro, il padre di mestiere attacca il filo alle bustine di the e la madre è una casalinga alcolizzata; Mary è convinta che i bambini vengano trovati in fondo alle birre come il nonno le disse l'anno prima, così, aprofittando di un'occasione assolutamente fortuita, spedisce una lettera ad un signore di New York che non ha mai visto né sentito, tale Max Jerry Horowitz, per chiedergli se invece  i bimbi in America vengano trovati nella Coca Cola...sarà l'inizio di uno splendido rapporto epistolare, un'amicizia di penna di quelle epiche.

Realizzato completamente in clay-animation e basato su una storia vera, Mary and Max è un film d'animazione stupendo, come d'altra parte siamo abituati a vederne spesso in questi anni. Il cuore dell'azione sta nella dolce confidenza che i due acquisiscono con l'aumentare delle lettere spedite e ricevute, e  nel modo in cui i due protagonisti si aiutano a vicenda pur non conoscendosi, dandosi consigli che sembrano usciti dalla mente delle due persone più pure al mondo. È un'opera che possiede un apparato narrativo delicato e innocente nella forma, ma profondo, assolutamente adulto e articolato nella sostanza. Strappa sorrisi malinconici a più riprese. Bello davvero e, P. S. Hoffman, regala emozioni anche solo con la voce.
VOTO: 8

2 commenti:

  1. Confermo, è un film splendido, io lo vidi a Milano in anteprima al Teatro dal Verme, ma credo che non sia uscito nei circuiti più commerciali, vero? Credo cmq sia più per adulti che bambini

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  2. No infatti, è rimasto incastonato nel circuito dei festival.
    Il film è assolutamente più indicato per gli adulti, nonostante il tipo di narrazione.

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