giovedì 17 marzo 2011

qualità - non qualità

A volte mi chiedono come faccio a vedere "quei filmacci", e a tale domanda, di solito, sorrido. Pare che secondo certi bamboccioni intellettualoidi esista un unico modo di vivere il cinema, che valga la pena di guardare più i vari Rohmer, Bresson, Dreyer, Tarkoskij, Truffault e compagnia cantante, piuttosto che i b movies con annesso trash. Il cinema di serie b e il trash sgangherato (tralasciando i vari sottogeneri), hanno avuto grande peso in passato, basti pensare a quanto fossero gremite le fatiscenti grindhouse, dove passavano 2 film miseri al prezzo di uno, uno di seguito all'altro, o i cosidetti "cinema di mezzanotte", dove invece passavano quei film di difficile collocazione diurna. Tale cinema, sia all'estero che da noi ( anche se le grindhouse erano tipicamente americane), ha avuto il merito di aiutare il cinema sopraffino e di più alto lignaggio a tenersi a galla in periodi ardui, basti pensare all'importanza della commedia sexy all'italiana o ai poliziotteschi anni '70.
Dato per scontato che ognuno guarda ciò che vuole, va detto che è tristemente limitante essere puristi o giocare a fare i puristi, sia in un senso che nell'altro. È limitato sia chi conosce i fratelli Vanzina ma ignora i fratelli Taviani, che chi conosce i secondi ma ha sempre ignorato i primi, perché ancora prima che un fatto contenutistico, è il discorso di principio ad essere annacquato. Sia le persone del primo che del secondo tipo, non hanno capito che il cinema è tutto quello che si possa immaginare: è fatto sia di realtà che prestidigitazione, sia di forza che di dissipazione, sia di luce che di oscurità.

2 commenti:

  1. Senza contare che uno dei più grandi registi moderni (Tarantino) basa quasi tutta la sua filmografia sui B-Movies anni 70 e uno che a suo dire girava "solo film di tette", Russ Meyer, è a parere (quasi) unanime uno dei geni della regia degli anni 70/80

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  2. Vero, infatti Quentin è un virtuoso delle citazioni, ed è un piacere vederlo anche per questo; quanto a Meyer...bè, s'è fatto beffe dell'America conservatrice, giocando con l'Eros come pochi hanno fatto. Genio assoluto riconosciutissimo :-D

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